KIYO_MILANO

KIYO • L’eccellenza in tavola.

“Milano è fatta di tanti piccoli cuori”, l’avevo letto tempo fa in un libro.

Quei cuori sono i suoi quartieri, sono i cuori delle persone che li abitano, sono i locali dove la gente decide di condividere il suo tempo con chi le vuole bene. 

Bè, io vivo a Milano da quasi sette anni ormai, escludendo qualche periodo all’estero per concludere gli studi.
Mi piace questa città, anzi meglio, la amo. E la amo proprio perché “è fatta di tanti piccoli cuori” come diceva quel libro. Ti ci puoi perdere in uno di essi, dopo essertene imbattuta quasi per caso. A me succede spesso. Esco di casa senza una meta precisa, e mi ritrovo a scoprire zone poco familiari, che si trasformano non appena inizio a dargli un’occhiata più attenta. 

Una di queste è Marghera, il quartiere un po’ frizzante e bohémien accanto al Teatro Nazionale. Non dista molto da casa, lo ammetto. Ma non so se per abitudine o per casualità, mi è capitato solo ultimamente di esplorarla nel dettaglio. E, bè…fatelo! Vi sorprenderà con i suoi negozi curati ed eleganti, e con i suoi ristoranti moderni e di classe.

Un esempio?

Kiyo, in assoluto il miglior ristorante giapponese a Milano.
Non li ho provati tutti, devo essere sincera. Ma forse perché non ce n’è stato bisogno: è bastato l’arredo curato, la gentilezza ricevuta, il sapore dei suoi piatti, a conquistarmi prima ancora che me ne accorgessi. 

Il locale infatti è avvolto da un’aurea di leggerezza e tranquillità, resa tale dalla linea minimalista e delicata dell’arredo, dai suoi colori chiari e neutri, dai materiali naturali utilizzati, dalle orchidee fresche che ti accolgono all’ingresso.

Il tutto  contribuisce a rendere l’atmosfera piacevolmente suggestiva: magica.

KIYO_MILANO

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Una volta seduta a tavola, non ho potuto che confermare la mia opinione già più che positiva. I piatti dello chef sono freschi, originali e squisiti. Al menù ricco e articolato, sono presentate sempre scelte innovative (e vivamente consigliate), che mettono alla prova anche i palati più difficili. Nonostante ci sia tornata più di una volta, non dico mai di no all’Aburi di salmone in salsa karashi su miso, ormai credo di esserne diventata dipendente. Il salmone si scioglie al primo assaggio e la salsa rende il tutto ancora più buono e delicato.

A non deludere mai è anche la Selezione di sushi, che lo chef presenta sempre con eleganza e ricercatezza, da vero artista. Immagino sia difficile consigliare tra piatti tanto buoni, ma se siete indecisi e avete bisogno di un aiuto, optate per il Branzino cileno marinato al miso o il Salmone marinato in salsa kumizu e non resterete delusi. 

KIYO_MILANO

Se poi il tutto è accompagnato da una fresca bottiglia di vino e da una persona speciale, la vostra serata non può che procedere magicamente. Gli ingredienti ci sono tutti!

E adesso io con chi ci torno?

Kiyo Japanese Cuisine
Via Ravizza, 4 20149 Milano
Tel. 02.4814295

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